L’innovazione ha portato fino ad ora molte trasformazioni che hanno migliorato la vita delle persone in molte aree che riguardano la vita quotidiana: in ogni ambito in termini di connessione sociale, nell’ambito sanitario, nell’ambito lavorativo.
Anche la vita familiare è senza dubbio agevolata dagli strumenti digitali che permettono di connettersi ai molti servizi utili nella quotidianità. Basta guardare il grafico contenuto nella scheda del rapporto dell’OECD che rappresenta la ruota del benessere digitale in Italia per comprendere alcuni aspetti della digitalizzazione.
Tuttavia ancora molta strada deve essere fatta per appropriarsi adeguatamente di una cultura digitale sostenibile cioè rispettosa delle dimensioni che coinvolgono la vita umana.
Il Rapporto dell’OECD How’s life in the digital age? riferisce come le tecnologie digitali possano migliorare la vita delle persone, fornendo un livello più ampio di accesso a diverse informazioni e servizi a costi ridotti, ma allo stesso tempo comportare un grave rischio di disparità e disuguaglianza sociale, a causa del divario digitale tra coloro che possiedono le competenze per usare i nuovi strumenti tecnologici e quelli che ne sono privi. L’alfabetizzazione digitale viene considerata dall’Ocse come una condizione necessaria non solo per ottimizzare l’utilizzo delle risorse tecnologiche a disposizione, ma anche per combattere problemi come l’abuso degli strumenti di innovazione digitale, il cyberbullismo o la sicurezza informatica (segue articolo Asvis).
